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Questo mese verranno consegnate ad alcuni inquilini le comunicazioni relative al conguaglio canone per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023.
La comunicazione contiene sia l’importo complessivo, che può essere a debito o a credito, sia le tabelle con i dettagli delle voci. Non si tratta di una richiesta di pagamento ma di una nota informativa. Gli importi a debito o a credito saranno addebitati/accreditati nelle future bollettazioni.
Scopriamo cos’è il conguaglio canone
Ogni inquilino riceve bimestralmente due bollette. Ogni bolletta riporta l’importo del canone di locazione e gli oneri accessori (tranne per alloggi situati in condomini amministrati in modalità diretta).
Il canone di locazione è commisurato alle caratteristiche dell'unità abitativa, alla condizione socio-economica-patrimoniale del nucleo familiare e alla aliquota annuale Istat.
Tale condizione viene verificata da MM e dal Comune di Milano tramite la realizzazione dell’Anagrafe Utenza e del patrimonio, con cadenza biennale, attribuendo l’isee-Erp. L’isee-Erp che viene determinato a seguito della presentazione dell’anagrafe utenza, colloca l’inquilino in una delle quattro Aree previste dalla l.r. 27/2009: protezione, accesso, permanenza e decadenza. Questo collocamento attribuisce un canone annuo dovuto.
Durante il biennio, tra una anagrafe e l’altra, l’inquilino può richiedere tramite presentazione di apposita istanza, la revisione del canone locativo a seguito della caduta e/o modifica delle condizioni patrimoniali e reddituali del nucleo.
In caso di applicazione differita dell’Anagrafe e/o di revisione del canone si genera la necessità di calcolare il conguaglio, cioè la differenza tra il canone annuo applicato in bolletta e il canone annuo dovuto a seguito di applicazione corretta dell’AU o della Revisione del canone. Tale differenza può determinare un credito a favore dell’inquilino (nel caso di peggioramento della capacità patrimoniale e reddituale) o un debito (in caso di aumentate capacità).
La mancata presentazione dell’Anagrafe utenza, parziale o in ritardo, provoca l’impossibilità nell’adeguare il corretto isee-Erp all’inquilino, provocando l’inserimento nell’area di decadenza e il conseguente aumento del canone di locazione sino al 140% del valore locativo.